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TUNNEL CARPALE: CAUSE E TRATTAMENTO

  • Immagine del redattore: Dr. Luca Dei Giudici
    Dr. Luca Dei Giudici
  • 26 apr 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 24 mag 2021

La sindrome del tunnel carpale è una malattia nervosa periferica, compressiva, frequente, causa di dolore e intorpidimento a mano e dita. Si osserva maggiormente nella donna (fino a 3 volte più che negli uomini), ed è spesso associata al tipo di lavoro svolto. In circa il 70% dei casi è bilaterale, con prevalenza della mano dominante.


TUNNEL CARPALE: ANATOMIA


La compressione del nervo mediano è la principale causa della sintomatologia
Anatomia del tunnel carpale

Il tunnel carpale è uno spazio del polso entro cui scorrono importanti strutture. Il fondo e i lati di questo tunnel sono formati dalle ossa del polso (carpo), la parte superiore è formata dal legamento trasverso del carpo. Il nervo mediano è contenuto nel tunnel carpale, iniziando il suo decorso dall’avambraccio, per innervare sensitivamente pollice, indice, medio, e parte dell’anulare. Offre anche l’innervazione motoria dei muscoli alla base del pollice. Con il nervo mediano sono contenuti i tendini che piegano le dita della mano (tendini flessori) e la membrana sinoviale, che lubrifica i tendini per favorirne lo scorrimento. Questa struttura può irritarsi, infiammarsi, e gonfiarsi, arrivando a comprimere il nervo mediano causandone una sofferenza. La sindrome del tunnel carpale è proprio la sofferenza del nervo mediano per compressione al polso.


TUNNEL CARPALE: CAUSE E SINTOMI


Attività ripetitive e di destrezza possono favorire l'insorgenza della patologia
La sindrome del tunnel carpale può derivare da attività anche comuni

Alcuni fattori possono contribuire allo sviluppo di questa patologia. L’ereditarietà, poiché in alcune persone il tunnel carpale può essere più piccolo. Alcune tipologie di lavoro, che comportano l’uso del martello pneumatico, o lavori di precisione. I lavori ripetitivi, che agendo come uno stimolo irritativo cronico sviluppano gradualmente la patologia. I cambiamenti ormonali della gravidanza e della menopausa, anche per il ristagno di liquidi che comportano, e l’età. Anche altre condizioni patologiche possono favorire lo sviluppo della STC, tra cui si distinguono il diabete mellito, l’artrite reumatoide, e le patologie tiroidee. Tra le abitudini ricreazionali, favoriscono la malattia gli sport come il bowling e il tennis, l’utilizzo di strumenti musicali come la chitarra, e una posizione scorretta nel muovere il mouse del computer.

La sindrome del tunnel carpale è causa di intorpidimento, formicolio, dolore alla mano e alle dita (molto maggiore di notte che di giorno), una sensazione simile ad una scossa elettrica, e una diminuzione della destrezza e della capacità di utilizzare la mano. La sintomatologia ha un esordio graduale e in assenza di traumi; inizialmente è occasionale, ma col tempo diventa costante e invalidante. Gesti banali come abbottonarsi una camicia, scrivere, cucire, diventano difficili e dolorosi.


Bruciori e formicolii si distribuiscono alle prime tre dita
Distribuzione della sintomatologia neuropatica


TUNNEL CARPALE: DIAGNOSI

Anamnesi ed esame obiettivo sono importanti nel definire la diagnosi, ma il ruolo preponderante è giocato da un test elettrofisiologico noto come elettromiografia/elettroneurografia (EMG/ENG). Definisce il livello e l’intensità del deficit del nervo mediano. Nei casi di limitazione del movimento al polso potrebbe essere utile l’esecuzione di una radiografia, al fine di escludere compressioni patologiche di natura ossea. Quando la malattia si trovi in una fase iniziale sarà possibile la sua regressione con delle semplici modificazioni comportamentali. Nelle fasi più avanzate potrà tentarsi un approccio conservativo fatto di palmari e antinfiammatori, ma spesso sarà necessario ricorrere alla chirurgia.


TUNNEL CARPALE: INTERVENTO CHIRURGICO

La liberazione avviene tramite resezione del legamento traverso del carpo
Intervento di neurolisi del mediano

L’intervento prevede l’esposizione del legamento trasverso del carpo e la sua sezione, per ottenere la decompressione del nervo mediano. Dura circa 10 minuti, e viene eseguito in anestesia locale tramite un piccolo taglio in corrispondenza della piega del polso. Il periodo di recupero è breve e ben tollerato, e richiede il rispetto assolute delle indicazioni date nelle prime due settimane, così da ridurre al minimo il rischio di sviluppare complicanze. Tra queste, le più comuni sono l’infezione e la deiscenza della ferita, lesioni nervose, la recidiva, e la sindrome dolorosa algoneurodistrofica.








TUNNEL CARPALE: RECUPERO DOPO L’INTERVENTO

In media, la presa normale e la forza tornano circa 2 mesi dopo l’intervento chirurgico. La guarigione completa (con la scomparsa dei formicolii e il ritorno della sensibilità) può richiedere fino a un anno. Se il dolore e la debolezza continuano per più di 2 mesi, il medico può consigliarvi di fare della fisioterapia alla mano e di assumere farmaci neurotrofici. Nella sindrome del tunnel carpale strutturata che è insorta da molti anni, con grave perdita di sensibilità e/o atrofia muscolare intorno alla base del pollice, il recupero è più lento e potrebbe non essere completo.

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